Il finanziamento ottenuto permetterà di realizzare diverse azioni per il constrasto della violenza maschile contro le donne. Esso si sviluppa in particolare attorno a due obiettivi.
Obiettivo A
Promuovere il cambiamento culturale intervenendo con attività di educazione al genere su chi opera in ambito educativo/formativo/scolastico e su chi si sta formando alle professioni socio-assistenziali, socio-educative e gender sensitive. Aggiornare e rilanciare una campagna di comunicazione e azioni di sensibilizzazione mirate alla responsabilizzazione degli uomini che agiscono violenza e alla diffusione di un’adeguata narrazione della responsabilità maschile delle violenze agite contro donne, ragazze, bambine e bambini.
Obiettivo B
Contrastare la violenza contro le donne attraverso azioni mirate al miglioramento della “presa in carico” socio-assistenziale e socio-educativa a partire dalla responsabilizzazione degli uomini che sono autori di violenza, supportando il rafforzamento e la costituzione di Gruppi specialistici Violenza intrafamiliare presso i Servizi Sociali Territoriali dei territori coinvolti nel progetto. Contrastare la violenza contro le donne attraverso azioni mirate al miglioramento dell’intervento di operatrici e operatori di Sportelli Sociali, PRIS e Centri di accoglienza per persone con particolari fragilità (donne sole, nuclei monogenitoriali, migranti, richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, persone in situazione di grave marginalità e senza dimora) a partire dalla responsabilizzazione degli uomini che sono autori di violenza, accompagnando percorsi di trasferimento di modelli, strumenti e buone prassi elaborati dal Servizio Sociale Territoriale dei territori coinvolti nel progetto. Contrastare la violenza contro le donne attraverso la sensibilizzazione delle comunità/associazioni islamiche del territorio metropolitano e di alcune associazioni di donne migranti attive sui territori coinvolti nel progetto a partire dalla decostruzione dei modelli patriarcali dominanti, in collaborazione con le realtà istituzionali, associative e del terzo settore presenti e attive sui territori di riferimento. Raggiungere, attraverso il mezzo della radiotelevisione delle carceri dell’Emilia Romagna, le persone recluse con messaggi e riflessioni per la prevenzione e il contrasto della violenza contro le donne.