Gentile Candidata, Gentili Candidati,
Il sostegno alle donne, alle ragazze, ai bambini e alle bambine vittime di violenza è per tutti e tutte noi di importanza fondamentale e prioritaria. Agire sul versante degli autori, tuttavia, è essenziale al fine di giungere all’eliminazione del problema, ovvero di prevenire il verificarsi di nuove violenze, intervenendo con politiche di prevenzione primaria, rivolte alla popolazione nel suo complesso e in particolare a uomini e ragazzi; di prevenzione secondaria, rivolte a chi è maggiormente a rischio di agire violenza; oltre che di prevenzione terziaria, rivolte a chi ha già agito violenza.
La risposta del sistema della giustizia penale, per quanto necessaria, non può bastare per affrontare un problema che coinvolge un terzo della popolazione adulta maschile e femminile a livello nazionale, e sul versante degli autori, uomini che in larga maggioranza non sono affetti da patologie particolari, né hanno precedenti penali. La complessità della questione è tale da richiedere politiche di intervento coordinate, integrate ed articolate su diversi livelli – individuale, interpersonale, collettivo, sociale, politico, culturale, istituzionale – come insegna l’approccio ecologico, suggerito e/o adottato in diversi documenti internazionali, primo fra tutti la Convenzione di Istanbul, ratificata dal paese nel 2013. Ed è su tutti questi livelli che agiscono i Centri per uomini della Rete, impegnati oltre che nei percorsi trattamentali, in attività di sensibilizzazione, formazione, supervisione e consulenza, in collaborazione con tutti i soggetti delle reti territoriali di contrasto alla violenza domestica e di genere, di cui fanno stabilmente parte.